Lei è Megumi Yokota, una ragazzina giapponese rapita all’età di 13 anni, forse per sbaglio, nel lontano 1977 a Niigata, dalle spie nordcoreane di Kim Jong-il. Megumi è diventata, suo malgrado, il simbolo di una tragedia che ha coinvolto decine e decine di vite: quella dei rapimenti di cittadini giapponesi – e non solo – da parte delle spie nordocoreane. Nel contesto di conflitti e di nodi storici ancora oggi irrisolti, questo genere di tensioni rischiano di diventare una minaccia costante: quella di una nuova guerra. La sua storia è oggi un libro Megumi – Storia di rapimenti e spie della Crea del Nord firmato da Antonio Moscatello.
Se ne parlerà il prossimo 10 aprile alle ore 15.00 al Dipartimento Italiano di Studi Orientali (ISO). Ad introdurre le vicende narrate nel libro e l’autore sarà il Prof. Marco Del Bene, docente alla Sapienza di Roma e presidente ASCIG.