Noi siamo esseri umani! (Watashitachi wa ningen da!) diretto da Ko Chanyu, Giappone, 2022, 114 minuti
Pagina ufficiale del film: https://ningenda.jp
Trailer sott. inglese: https://www.youtube.com/watch?v=NrtvZZ8ygpU
Trailer originale: https://www.youtube.com/watch?v=wAFhpVLHA_8&t=6s
Sinossi
Sono circa 3 milioni gli stranieri che attualmente risiedono in Giappone. Sebbene non vi si segnalino particolari problemi di integrazione nella società civile, non sono pochi gli stranieri che si trovano in situazioni di disagio e anche di grave sofferenza a causa di norme restrittive e di decisioni politiche discriminatorie da parte delle autorità giapponesi. In prospettiva storica il fenomeno dei residenti lavoratori stranieri ha le sue radici nell’annessione della Corea all’impero del Giappone nel 1910. Da quell’anno e fino all’agosto del 1945, circa 2 milioni di coreani si stabilirono in Giappone, un processo spesso doloroso e con risvolti tragici.
Con la fine della guerra, la maggioranza di loro tornò in Corea anche se circa 600.000 decisero di restare in Giappone. Il loro status era -e ancora oggi resta – problematico, dato che anche coloro che sono nati e cresciuti da generazioni in Giappone restano stranieri “con uno status speciale” ma comunque sottoposti a norme restrittive e discriminatorie. In anni recenti molti stranieri sono giunti in Giappone come lavoratori e -in misura minore- come rifugiati.
Le politiche di accoglimento, riconoscimento e integrazione sono state spesso contraddittorie quando non apertamente punitive, anche per scoraggiare un eccesso di arrivi. Il documentario Noi siamo esseri umani! (Titolo originale Watashitachi wa ningenda!, 2022, 114 minuti, diretto dal regista coreano residente in Giappone Ko Chanyu è il primo a descrivere il quadro generale della discriminazione contro gli stranieri in vari contesti, tra cui coreani in Giappone, tirocinanti tecnici, rifugiati e detenuti dell’Agenzia per i servizi di immigrazione. Nel 2021, una donna dello Sri Lanka, la signora Wishma, è morta in un centro di detenzione per immigrati. Questo incidente segnò un punto di svolta e l’opinione pubblica iniziò a chiedere l’abolizione delle politiche discriminatorie nei confronti degli stranieri residenti in Giappone. Tuttavia, una legge sull’immigrazione ancora più rigida è stata approvata dal governo giapponese il 7 marzo 2023. Il documentario, realizzato con un chiaro intento civile, è stato finalista al NYFA di New York e proiettato in vari festival in Asia.
Ko Chanyu (regista)
Ko Chanyu, nato nel 1947, è nato e cresciuto in Giappone, ma fa parte della minoranza coreana (nota come zainichi) ivi residente. Dopo la laurea alla Korea University di Tokyo è stato autore teatrale, sceneggiatore, saggista e editorialista. I suoi reportage Ikyo Gurashi (Tahyansari) (Vivere in uno strano Paese) per uno dei principali quotidiani giapponesi, il Mainichi shinbun, hanno avuto grande successo e sono stati raccolti in volume. Ha continuato a occuparsi di problemi relativi agli stranieri residenti in Giappone, a partire dagli zainichi. Oltre alle numerose pubblicazioni, nel 2019 ha realizzato il primo film documentario sulle scuole coreane in Giappone, La scuola dei nostri figli (Aitachi no gakkō).
Crediti
Riprese: Ko Chanyu, Koyama Masato e Matsubayashi Nobuya
Coordinamento riprese e montaggio: Kurose Masao
Musica: Akasha
Suono: Yoshida Ichiro (Galileo Club)
Editing suono: Park Kyug-il (Galileo Club)
Comunicazione e design: Go Won Soo
Narrazione: Mizuno Akiko
Regia: Ko Chanyu
Coordinamento e progettazione: Life eizo works
(c) 2022 Watashitachiwa ningenda! Seisaku iinkai
We are Human! Production Committee
Sottotitoli italiani: Luca Domenichini e Gaia Benedetti
Proiezione realizzata grazie alla collaborazione con Bridge Project Japan e JapanUnrevealed